L’incarico a Mario Draghi per provare a formare un nuovo governo è in ogni caso una dichiarazione di guerra alle classi sfruttate e ai ceti meno abbienti. È facile capire quale sarà il programma di un simile governo: raccogliere tutti i finanziamenti provenienti dall’Unione Europea, cancellare i pur miseri palliativi decisi dal primo e dal secondo governo Conte, promuovere ulteriori privatizzazioni nella scuola e nella sanità.
La missione di governo di Mario Draghi, benedetto da Mattarella e con il beneplacito di destra e sinistra, sarà una gigantesca operazione di assistenzialismo per ricchi. La chiesa continuerà a versare lacrime di coccodrillo sull’aumento della povertà, ma sarà la maggiore beneficiaria dei tagli ai servizi e delle privatizzazioni nella sanità e nell’istruzione.
Che si risolva o meno con la formazione di un nuovo governo, l’incarico conferito da Mattarella a Mario Draghi mostra chiaramente l’indirizzo che la classe dominante intende imporre, qualsiasi sia la soluzione dell’attuale crisi di governo. Un messaggio chiaro nella disastrosa situazione sociale attuale, a meno di due mesi dalla scadenza del blocco dei licenziamenti e del blocco degli sfratti. Continueremo la lotta, contro il governo Draghi e contro tutti i governi, convinti che solo l’azione diretta e l’autorganizzazione delle masse aprirà la strada a maggior libertà e maggiore giustizia sociale.
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